Le mie città, Napoli

Un’estate senza Fragolone

Probabilmente perderò di credibilità perché chi scrive di viaggi si atteggia sempre un po’ a hipster incompreso, ma non posso nascondermi ulteriolmente, non adesso. Non adesso che è giunta una notizia bomba come questa di qualche giorno fa: Marco Marfé fragolone è stato arrestato per estorsione. E voi vi chiederete “chi è Marco Marfè?“. I seguaci ci di X Factor lo ricorderanno sicuramente perché nel lontano 2009 diede davvero prova della sua genialità, ma io lo seguivo già da prima: ebben sì, sono una vera amante del trash.Marco Marfè Fragolone

 

Il trash a Napoli

Visitare Napoli senza lasciarsi contaminare dal suo lato trash mi sembra impossibile. Puoi essere anche impegnato a vedere gli angoli più suggestivi della città, ma mentre ti stai per commuovere davanti ad un paesaggio mozzafiato passerà una macchina a folle velocità con lo stereo a palla che intona uno di quei motivetti assurdi dai vocalizzi da 45 mila secondi. Non c’è canzone trash senza almeno 200 vocalizzi vibrati che regalano all’artista di turno quell’aria provata e stanca manca avesse appena finito di percorrere la maratona di New York. I testi nono sono un pugno nello stomaco all’Accademia della Crusca, ma un omicidio alla Lingua Italiana ed alla sua Lettaratura. Le storie parlano sempre delle stesse cose: tradimenti, storie di droga, storie di omosessualità taciuta, storie di baby mamme, amori non corrisposti.

Il trash a Napoli non è si esprime solo con gli improbabili testi e le melodie di queste canzoni, ma questa città è pornografica nella sua essenza: basta girare tra i vicoletti della città per rendersi conto di quanta violazione dell’immaginario ci sia, di quanta “violenza” venga usata nel costruire l’immagine di questa civiltà. ( Se volete saperne di più io vi consiglio il libro di Massimiliano Virgilio Porno Ogni Giorno).

Il mio amore per il Trash

Il mio amore per il Trash come ogni storia d’amore che si rispetti è nato per caso. Erano gli ultimi anni delle televisioni analogiche e le tv private a Napoli spopolavano più di qualsiasi cosa; un giorno facendo zapping mi sono imbattuta in una cosa al limite del fantasmagoricamente trash: la rete non la ricordo con precisione ma verso le 14 trasmettevano questo programma in cui gli “artisti” si esibivano in un fantastico play back con le loro hit del momento in una sala per feste di basso livello con una ventina di ragazzine molto in carne che fingevano di ballare, ma che si muovevano senza il senso del ritmo.

Non era l’ambientazione a catalizzare la mia attenzione, quanto il fatto che ogni giorno questa sorta di programma andavana in onda senza che venisse cancellato dal fantomatico palinsesto: era chiaro, quindi, che un nutrito gruppo di persone fosse realmente interessato a cotanta bellezza. Era così straordinariamente surreale tutto ciò che iniziai a raccontare ad amici e conoscenti di questa scoperta: ben presto casa mia divenne il ritrovo delle sedute intensive di studio dei miei compagni di Università, sedute che venivano sempre intervellate dalla visione dei video neomelodici.

 

Marco Marfè Fragolone

Ho conosciuto il grande spessore artistico di Marco Marfè grazie a questo programma. Di certo il suo animo di Fragolone era già chiaro a tutti, sebbene la sua hit di quel momento non era così “POP DANCE”: a quel tempo Marco Marfè in arte Marco cantava “Nove mis” che per i non parlati dialetto napoletano significa “Nove mesi”. Potete immaginare di cosa parlasse la canzone: la ragazzina x scopriva di essere magicamente incinta e non sapeva come dirlo ai suoi genitori ma Marco le offriva una serie di consigli con vocalizzi e rime come se non ci fosse un domani.

Poco dopo l’uscita di questa hit, mi trasferì a Barcellona: chiaramente diffusi il verbo con molto successo, lasciando tutti senza parole. Probabilmente Marco con i suoi super poteri avrà intercettato il suo successo catalano che decise di bissare la mia impresa: si presentò ai provini di X Factor pensando di andare ai provini per la controfigura di Babbo Natale.

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Lascio a voi ogni possibile commento, perché io dopo sei anni dalla pubblicazione di questo video ho davvero perso le parole. Ma Marco invece no: subito dopo il grande successo del suo provino, divenne pappa&ciccia con Fabrizio Corona. Il risultato? La pubblicazione della canzone “Il Fragolone” scritta perché “le ragazze in estate vonno fare la dieta e non pozzono mangiare e allora mangiano il Fragolone” cit. di Mr Marfè.

Dal 2010 non ho più sentito parlare di lui perché pensavo fosse sparito sotto cumuli di crema provenienti dalla migliori cerimonie del Vesuviano, ma mi sbagliavo. Marco con l’animo pop dance si è dato all’usura: adesso mangia Fragoloni a Poggioreale.

About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.