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Organizzare le vacanze? Forse

Sono in vena di post e di raccontare cosa mi sta succedendo in questo periodo. Vi ho già detto che a livello personale molte cose sono cambiate e tutti i miei piani sono saltati. Ho cambiato casa, ho cambiato città e ho cambiato lavoro. Mi ritrovo in una città che ho sempre vissuto  a piccole dosi, come quando osservi per tanto tempo il tuo regalo di Natale dalla ventrina del negozio dei giocattoli. Le cose cambiano ma più di tutto cambiano le persone: riuscire ad intravedere la fototessera della me stessa di solo 7 mesi fa è quasi impossibile. Ho cambiato colori, ho cambiato sorriso, ho cambiato modo di vivere rinnovando la promessa di occuparmi sempre prima di me stessa e poi di tutto il resto.

Ho iniziato a pensare a cosa veramente mancasse nella mia vita che non fosse un banale biglietto aereo o un paio di scarpe. Mi sentivo come quando hai cinque euro in monete e sei davanti al distributore: cosa prendo? Me lo sono chiesta lasciando in rassegna le confezioni sgusciate di emozioni passate, trite e ritrite che non hanno più sapore per me. Alla fine ho “visto” una foto di quando mi sono laureata ho riconosciuto la passione per lo studio, la dedizione e la perseverenza che mi ha accompagnato sin da bambina ed ho scelto me e la mia carriera.

Ho scelto di accettare questo nuovo lavoro accantonando la mia vita, i miei affetti ed i miei dissapori proprio perché avevo bisogno di dare peso alle mie esigenze ed alle mie priorità. Ho preso il libro che volevo sempre leggere, ho tagliato i capelli e ho comprato una tazza nuova : è ciò che faccio quando sto per entrare in una nuova casa.

Accettando questo lavoro adesso non avrò ferie per questo agosto e quindi dovrò rimediare sui ponti che il calendario mi propone. Ed eccolo qua sotto il naso il primo ponte di cui approfittare: dal 15 al 17 agosto saranno i miei unici giorni di ferie di questa estate pazzerella e sempre più piovosa. Dove andare? Cosa fare? Ma soprattutto come cercare di ottimizzare al meglio il tempo?

Ho iniziato a girovagare in giro per l’Europa ma solo con la mente. Ho pensato a quale mezzo potevo utilizzare per arrivare alla mia ipotetica meta: niente treno, niente auto e niente autobus. Eureka! Posso prendere solo un volo: ma per andare dove che ho solo tre giorni? Tornare in Gran Bretagna oppure dare una capatina al Portogallo? Ma perché non rimanere in Italia? Oppure tornare in Spagna?

Aeroporto Dublino

Alla fine ho guardato i voli per Dublino: mi sono venuti in mente i tempi della maturità, alla spensieratezza del momento farcita di incertezza e di mille dubbi su cosa fare da grande; mi sono ricordata poi della mia prima “tesina” nella quale avevo citato volutamente The Dubliners di James Joyce: il mio lavoro era incentrato sul ruolo della donna e non potevo non parlare di Eveline. Ho guardato i voli, ho guardato gli ostelli e mi sono detta “Sarà il caso di andare?O sarà meglio rimandare?”. Il mio desiderio di vacanza è troppo lontano dal dedicare quei giorni ad una città tendenzialmente piovosa, ma la voglia di scoprire un posto nuovo è forte.

Epilogo: nella mia casella mail c’è un biglietto prenotato per il 15 Agosto, ma dove andrò lo saprete solo quel giorno.

About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.