Barcellona, Le mie città

La festa dell’indipendenza catalana

La festa dell’indipendenza catalana viene festeggiata ogni anno l’11 settembre. Un’occasione importantissima per un popolo che da anni combatte per il riconoscimento della propria identità culturale.

Festa dell'indipendenza catalana

Momento di condivisione durante la Diada [Unsplash.com]

Sembra chiaro ormai il concetto: se c’è un posto che adoro senza pietà è Barcellona e mi sembra di avervi raccontato abbastanza di tutta quella sfera di emozioni che solo questa porzione di globo terrestre riesce a darmi: troverò mai un’altra città che mi regalerà la stessa carica di adrenalina? Non lo so, ma parafrasando una storica canzone potrei dirvi “lo scopriremo solo viaggiando”.

Festa dell’indipendenza catalana: la mia storia

Contrariamente a quanto la maggior parte dei turisti pensino, in Catalogna (la regione che ospita Barcellona) si parla il catalano. Io, per esempio, ero una di queste persone. Prima che sbarcassi in terra catalana, la maggior parte delle persone mi rassicurava dicendo:

“Tranquilla, vai lì e non avrai problemi con la lingua: lo SPAGNOLO è come l’ITALIANO con una S finale”

Non consapevoli del fatto che io lo spagnolo l’avevo già studiato per conto mio. Avevo scelto la Spagna per il mio Erasmus, ma mi ero trovata in Catalogna e non lo sapevo neanche.

Il primo impatto fu quando entrai in aeroporto e sentii parlare questa lingua strana e pensai “Sono stanca e il mio spagnolo è arrugginito!”. Entrai in metro e gli annunci in quello spagnolo sguaiato si ripetevano.

Nel frattempo notai che anche la gente intorno a me parlava così, le scritte delle informazioni erano in tre lingue differenti: lo spagnolo sguaiato, lo spagnolo e l’inglese. Allora mi venne in mente che da qualche parte avevo letto del catalano, ma che avevo capito che era una sorta dialetto: mai più affermazione fu più sbagliata.

Se andate a Barcellona pensando di andare a visitare la Spagna, vi sbagliate: Barcellona è catalana al 100%, in ogni sua forma, in ogni suo respiro, in ogni suo angolo.

La festa dell’indipendenza catalana: la storia

Il “Dia de l’Onze de Setembre”, come si dice in catalano, si commemora la caduta delle truppe borboniche nella Guerra di secessione spagnola avvenuta, appunto, l’11 settembre del 1714. Con questa sconfitta, furono abolite definitivamente le istituzioni catalane a favore dello stato monarchico. Solo nel 1980, però, il Parlamento Catalano ebbe la possibilità di riconoscere come festa nazionale la Diada. Da quel momento in poi, quel giorno viene riconosciuto come un momento di condivisione e di lotta all’identificazione culturale e politico dello Stato catalano.

La festa dell’indipendenza catalana oggi

La festa dell’indipendenza catalana è un giorno festivo in tutto e per tutto, nel quale non si va a lavoro, tutti i negozi sono chiusi e milioni di persone sfilano nel bel mezzo della città pacificamente muniti di bandiere catalane. Non si sfocia nel rave party, ma in comizi e manifestazioni di piazza dove gli artisti di strada appoggiano le loro richieste sui tamburi “roventi”.

Festa dell'indipendenza catalana

Bandiere esposte in occasione della festa dell’indipendenza catalana [Unsplash.com]

Si tratta di una festa molto sentita dai catalani. In occasione della Diada, ogni anno vengono organizzate manifestazioni diverse. Un paio di anni fa, ad esempio, venne costruita una V di persone in fila. La V stava per indicare la vittoria per il riconoscimento culturale. Tipici di questa giornata, invece, sono i castelli umani: non emulate il gesto, ma godetevi lo spettacolo.

Che cosa fare durante la festa dell’indipendenza catalana? Godersi lo spettacolo della gente, delle bandiere catalane sbandierate al vento, delle persone di tutte le età che distribuiscono i volantini. E mi raccomando: evitate di iniziare discussioni sul tema.

About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.