Mangiare Patatine Fritte a Napoli: io non ci sto!
Ho da pochi mesi lasciato la città e come ogni volta che dico “Addio mia bella Napoli” manco fossi Ninì Tirabusciò, mi risalgono alla mente tutte quelle cose che non possono portare con me con una forza ed una crudeltà paragonabile solo a quando hai la nausea perché hai mangiato troppo: mi manca il mare, mi manca la gente, mi manca il sole e mi mancano anche le voci della gente che starnazza per strada non curante del fatto che sta producendo inquinamento acustico. Ma a dirla tutta, la cosa che mi manca di più come ogni volta che lascio Napoli è la pizza.
Mentre io combatto la nostalgia culinaria con i pezzotti italianizzati che altro non sono che delle piadine croccanti con il pomodoro, ritwittando le foto di Lombardi e annientando la mia acquolina con lo gnocco fritto, da quello che vedo a Napoli tutti sono diventati amanti delle patatine: i solcial networks sono inondati da queste foto in cui tutti mangiano le patatine nel cuoppo, come se a Napoli non ci fosse più storia, come se a Napoli la pizza fosse passata in secondo piano. Mangiare patatine fritte a Napoli è uno status symbol: non sei nessuno se non ci sei stato almeno una volta.
Che la città fosse aperta a qualsiasi genere di cultura lo sapevamo già: basta fare un giro a Via Bauhusan per capire che puoi decidere di mangiare in qualsiasi modo; solo da pochi anni, poi, sono approdati anche tutti i ristoranti sushi riscontrando anche un notevole successo. Ma che Napoli all’improvviso sa di patate a me fa proprio ridere e lo trovo quanto meno ridicolo: in una città con una forte tradizione culinaria come quella della pizza, improvvisamente sembra di stare al Nord Europa con tutte queste patatine.
Tralasciando le questioni relative all’inquinamento, alla Terra dei Fuochi ed i terreni contaminati che anche loro hanno un loro perché, ma mi spiegate perché adesso nessuno può dire no ad un cuoppo di patatine surgelate quando puoi mangiare una pizza intera con Mozzarella di Bufala e Pomodoro a filetto? Mi spiegate perché a Napoli stanno aprendo tutte queste friggitorie come se fosse l’affare del secolo? Ed ancora perché passata la moda dovremo continuare a mangiare patatine se con gli stessi soldi mangio seduta al tavolo in una delle Pizzerie storiche di Napoli?
La chiamano moda dello street food perché dire le cose in Inglese fa sempre più figo ( per me è “fujen magnan” style e non c’è niente di più chiaro), questa “corrente” di riscoprire i sapori del mangiare semplice ma allo stesso tempo elaborato dato che si tratta di tutte cose fritte, spendendo poco ed in questo la carica delle patatine fritte non si ritrova: prima di trasferirmi sono stata anche io attirata da una di queste friggitorie; la verità è che nessuna di queste si differenzia: passandoci davanti non senti un odore diverso, tutte propongono la stessa formula e tutte hanno le stesse salse per condire i “cuoppi”. Ho speso più di 5 euro per prendere un cono di patatine con un paio di salse ed una bibita: il risultato è stato che per tutto il giorno non sono riuscita ad ingurgitare altro perché le patatine penso l’abbiano fritte nella benzina.
Nel frattempo però ho dovuto aspettare un quarto d’ora per essere servita data la folla e ho beccato un sacco di persone che passeggiavano mangiando patatine: mi è sembrato di stare in un film chiamato “l’invasione delle patatine” o peggio ancora nello spot di Rocco Siffrendi. Cari amici Napoletani e non ricordatevi una cosa: una cosa abbiamo originale ed è la pizza, godiamocela e smettiamola di appuzzuttare tutto…pure le patatine.

About friariella
Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.