Le mie città, Napoli

Canta Napoli: 10 artisti da ascoltare per visitare Napoli

 

carosone

 

“Canta Napoli” recitava Renato Carosone in una delle sue celebri canzoni. Della sua musica ancora si parla così come è ancora forte il rapporto di Napoli con la musica: sotto l’ombra del Vesuvio crescono senza inibizioni gruppi musicali che raccontano la napoletanità autentica del quotidiano, senza troppi fronzoli e senza veli. Oltre all’ormai famoso filone “neomelodico” e a poca distanza dai volti noti della scena della musica leggera italiana, se volete visitare Napoli prendere un ipod e scaricate le canzoni degli artisti che vi segnalerò di seguito:

  • Gnut 

Il nome vero è Claudio Domestico ed è un Napoletano doc: nato nel 1981 ed a soli 22 anni ha iniziato a creare il suo progetto musicale; cinque anni dopo vede la luce il suo primo disco: “Di Vento”, colleziona consensi da parte della critica e del pubblico dei principali festival Indie Italiani, come l’Arezzo Wave. Da questo album il brano più riuscito è sicuramente “Esistere”:

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Un testo semplice e pulito, ma che scende denso e delicato, adatto a qualsiasi genere di pelle insomma. L’ultimo album di Claudio è “Il Rumore della Luce” di cui vi segnalo il brano “Controvento”.

  • I Foja 

Ho conosciuto questo gruppo per caso: una delle loro canzoni era inserita nella colonna sonora di un documentario su Teresa Buonocore. Da lì ho cercato le canzoni, ho letto le notizie e non ho ancora smesso di ascoltarli. Foja è il progetto musicale di Dario Sansone, Ennio Frongillo, Gianni Schiattarella e Giuliano Falcone che hanno scelto di autonominarsi così per inneggiare la foga che anima le persone vive. Una volta creata una propria identità il gruppo inizia a suonare in giro per l’Italia partecipando a diversi festival e manifestaizioni: è il 2007.  Il successo però suona presto alla porta: un anno dopo il brano “Nun o Ffaje” viene selezionato per la compilation “Dietro la nuca della città” insieme ad artisti del calibro di Enzo Gragnaniello; un anno dopo ancora, ancora un altro brano viene selezionato per un’altra compilation: è il turno di “Uocchie Sicche” per “This is Naples”.

Il primo disco ufficiale esce nel 2011 “Na storia Nova” da cui è tratto il fortunatissimo “O sciore e o Vient”: 

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Il video è stato realizzato da Alessandro Rak, noto e stimato fumettista italiano, regista del film di animazione pluripremiato ‘L’arte della felicità‘. L’album riceve notevole successo tanto che porta il gruppo a viaggiare tra Italia ed Europa collezionando oltre 35o date in poco più di un anno. Il successo eclatante arriva anche alle orecchie dei Big: il gruppo viene invitato ad aprire il concerto di Manu Chao alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Il secondo album è uscito lo scorso anno,”Dimane torna o sole”, a cui ha partecipato anche Claudio Domestico in arte Gnut: uno dei brani dell’album è stato candidato ai David di Donatello come migliore canzone originale.

  • Onirica alias Riva

In origine erano gli Onirica che davano da ballare e da ascoltare a tutto il Vesuviano e la mia canzone preferita era

 

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Ma adesso sono diventati i Riva ed a Novembre uscirà il loro primo disco: ma lo so non ci deluderanno.

  • Epo 

Anche loro gran bel gruppo: nati nel 2000 dall’incontro artistico tra Ciro Tuzzi e Mario Conte, la coppia si pone come obiettivo quello di creare una nuova chiave di lettura musicale, per canzoni ispirate e mai banali senza disdegnare l’influenza della musica leggera italiana. E’ il 2002 quando registrano il primo album “Il Mattino ha L’oro in Bocca” che riceve da subito consensi e premi e gli Epo non si fermano. Quattro anni dopo esce  “Silenzio Assenso” che gli regala la partecipazione al Live esclusivo di Mtv al fianco di Cristina Donà e degli Editors. “Ogni Cosa al Suo Posto” è l’ultimo album ed anche quello che personalmente ho apprezzato di più perché contiene il brano “Perdermi”

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  • Beltrami

Ho visto crescere il progetto Beltrami sotto la polvere delle dispense dell’Università, delle note improbabili dei libri da studiare e delle lunghe attese fuori all’Aula delle Lauree: il progetto musicale è ad opera di Giampiero Jum Troianiello, compagno di Università ( ecco svelato l’arcano) che esordisce con “Scrivere Storie” nel 2009. Vincintori del Nano Contest nel 2012 e con la medagna d’argento in mano per  Hitlerland Music Festival, i Beltrami si chiudono in sala per un paio di mesi: è il 2012 quando nasce Intorno, in cui spunta la collaborazione con Roberto Angelini. La canzone Primadì l’ho ascoltata in esclusiva quando ancora non aveva neanche un nome:

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  • 99 Posse

Non c’è molto da aggiungere: i 99 Posse hanno fatto la storia della musica italiana, rovesciando clichè e miti, veicolando messaggi di denuncia sociale, ma soprattutto sovvertendo le metriche della canzone – racconto napoletana. Nel mio cuore, da buona malinconica, c’è la canzone Napoli:

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  • Le Strisce

Il progetto è un’idea di Davide, Andrea, Raffaele, Enrico e Francesco tra i banchi dell’Università. La popolarità arriva grazie a MySpace: è il 2008 quando pubblicano il primo lavoro “Fare il Cantante” seguito solo due anni dopo dall’album “Torna Ricco e Famoso”. Nello stesso anno vengono selezionati tra i 9 semifinalisti per la sezione Giovani del Festival Sanremo del 2011: il brano scelto “Vieni a vedere a Napoli” non incanta la giuria ed il gruppo non sale al Teatro Ariston.

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Poco male perché di lì a poco esce il secondo album “Pazzi e poeti” in cui viene incluso questo brano che li porterà dritti verso la pubblicazione del terzo album in collaborazione con EMI.

  • Meg

Conosciuta ai più come voce dei 99 posse, dopo l’addio alla band ha intrapreso un progetto da solista: lasciato a casa il piercingal setto nasale ed indossati i tacchi da radical chic, Meg seduce ed incanta con melodie forti e decise che ben si sposano con la voce forte ed al contempo delicata. Del 2008 è l’Album “Psycodelice” da cui è tratto “Napoli Città Aperta”

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  • Il Quarto Imprevisto

Un nome che già dice il nome del gruppo: quattro persone che si incontrano per caso e uniti dalla passione per la musica decidono di mettere su un gruppo. I quattro imprevisti sono Antonio Gera, Emiliano Berti,Giovanni Feliciello, Riccardo Schmitt. Del loro primo album vi segnalo

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  • Tony Tammaro

Non potevo non considerare anche lui: del Trash ne ha fatto uno stile di vita, con toni dissacranti e disincantati. Tony Tammaro racconta con esagerazioni e sarcasmo tutto il meglio ed il peggio del popolo napoletano: in questa canzone, Scalea, racconta come lo stereotipo del napoletano si comporta in vacanza

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About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.