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2015: iniziamo con i buoni propositi

Sono 27 anni che mi sento dire “Anno Nuovo Vita Nuova”: sarà, ma io me lo ripeto ogni volta che faccio i conti in prossimità di una data per me importante. Contestualmente succede che Natale/Capodanno ed il mio Compleanno ( il 2 Giugno per l’esattezza) faccio i conti con me stessa: quasi come il Ragion Fantozzi che fa i conti di sei mesi in sei mesi, anche io faccio il punto della situazione a metà anno.

In questi ultimi sei mesi di cose successe c’è ne sono tante: sono così tanti gli eventi e le situazioni che mi hanno tenuto la schiena dritta in questa ultima metà dell’anno che non basterebbe un intero post. Infatti c’è un blog che racconta tutto e tutti i miei sorrisi, le mie paure ed i miei traguardi. Ho letto il  libro Mangia, Prega, Ama ed in un passo la scrittrice parla di come possiamo catalogare le cose, le persone e le situazioni con una sola parola. Se io dovessi farlo per questo 2014 direi che è stato l’anno MIO: il mio anno, l’anno della consapevolezza, l’anno della messa in discussione, l’anno dei lunghi viaggi in solitaria in giro tra la penisola italiana, l’anno della solitudine, l’anno in cui sono andata a vivere da sola, l’anno in cui ho messo le radici in una città che non mi appartiene, l’anno delle rinunce, l’anno dei biglietti presi all’ultimo momento, l’anno del mio blog. Insomma è il mio anno. Ho lasciato fermentare passioni e depressioni, sconfitte e perdite per riuscire a sentire solo dopo il retrogusto della libertà: retorica a parte crescere non è mai stato semplice abbastanza, crescere non ha mai fatto poca paura, crescere non è mai stato scelto da qualcuno.

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In un anno a cui avrei voluto chiedere il recesso alle prime settimane, a pochi giorni dall”acquisto mi sono ritrovata a dover capire, ancora una volta, che nulla accade per caso: ho ingoiato salive acide, ansie febbrili e distacchi infiniti ma sono qui di nuovo, come l’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri.

Ho ancora più chiaro cosa sono, dove sto andando e cosa voglio dalla mia vita: i tre dati da rilanciare ogni giorno contro il fato, contro il destino. Voglio viaggiare ancora e ancora, combattere la mia paura di volare, scoprire nuove sfumature, innamorarmi di nuovi cieli, rimanere estasiata di combinazioni culinarie ed inorridire davanti alla banalità. Ma se c’è un posto in cui voglio tornare, in cui non riesco ancora a smettere di scoprire e di innamorarmi, di capire e di perdermi: e quel posto è Barcellona. Non posso e non voglio sfuggire dal suo fascino, non voglio capire cosa è successo tra di noi, ma ciò che sento veramente e che di lei e dei suoi colori non ne avrò mai abbastanza, così come dei suoi rumori e delle sue chiassose inibizioni.

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Natale è ormai vicino e come regalo per me ho pensato di iniziare a vedere un volo per tornare a casa, nella mia seconda casa: con Fly Go ho trovato dei voli interessanti sia in termini di prezzo che di promozioni. Secondo voi se scrivo una lettera a Babbo Natale me lo regala o devo aspettare la tredicesima? In fondo quest’anno sono stata buona, anche troppo.

About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.