Cosa fare a Ho Chi Minh City: visitare Saigon
Come vi avevo già anticipato nel mio articolo sul mio viaggio di Vietnam, Cambogia e Thailandia, la nostra prima tappa è stata Saigon. In questo articolo troverete tutti i consigli su che cosa vedere e cosa fare a Ho Chi Minh City.

Una giardiniera all’opera a Ho Chi Minh City [Foto di Friariella]
Ho fantasticato tanto sull’arrivo in Asia ma niente poteva essere simile a quando sono arrivata. Il cuore batteva forte, come quando da bambina stai per aprire il regalo sotto l’albero di Natale. Gli occhi cercavano di rapire qualsiasi colore, scorcio o immagine. Volevo cercare di acchiappare tutto sin dai primi istanti in cui ero lì. Ero a Ho Chi Minh City. Avevo affrontato le mie paure ed ero riuscita ad arrivare, non solo con la fantasia, ma in uno dei posti che volevo visitare di più.
Ma partiamo con ordine.
Visitare Ho Chi Minh City: l’aeroporto
Dopo uno scalo all’aeroporto di Doha e dopo 8 ore di volo, siamo giunti all’aeroporto di Ho Chi Minh City. Tan Son Nhat International airport si trova a soli 7 km dal centro città. La sua posizione rende molto facile il raggiungimento di qualsiasi angolo di Saigon.
Dopo aver recuperato con calma i nostri bagagli, ci siamo recati al controllo passaporti. Come già scritto nel primo articolo dedicato a questo viaggio, non vi è da pagare nessun visto per il Vietnam se si rimane per un massimo di quindici giorni. Quindi, è bastato mostrare ai controlli il nostro biglietto aereo di ritorno che tutto è filato liscio.
Per spostarsi dall’aeroporto di Ho Chi Minh City al centro città abbiamo preferito prenotare il servizio taxi tramite l’albergo. Eravamo consapevoli del fatto che saremo arrivati abbastanza tuonati dopo 17 ore di viaggio e, per evitare qualsiasi spiacevole . inconveniente, abbiamo preferito fare così. Prima di partire però abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per capire come lasciare Tan Son Nhat International airport per raggiungere Saigon.
Le opzioni sono:
- Autobus: le linee 109 e 152 collegano il centro città con questo aeroporto, terminando in entrambi i casi la corsa a Pham Ngu Lao Street. La linea 109 è la più confortevole ed è disponibile con una cadenza di 15-20 minuti. La 152, invece, è l’ideale per chi vuole risparmiare chiudendo un occhio sul comfort. Costo per un biglietto a partire da 6.000 dong per la linea 152 e 12.000 dong per la 109.
- Grab: abbiamo scoperto quest’app solo dopo qualche giorno in Vietnam. Funziona come Uber e vi permette di decidere in anticipo con quale mezzo spostarvi e sapere in anticipo il costo del servizio. La soluzione ideale per spostarsi senza problemi anche all’interno della città.
- Taxi: potete fermare un qualsiasi taxi all’uscita. Contrattate prima di salire e assicuratevi che il conducente abbia capito esattamente dove dovete andare.
Dove dormire a Ho Chi Minh City
A Ho Chi Minh City abbiamo alloggiato all’Icon 36 Hotel, una struttura a tre stelle che abbiamo prenotato tramite Booking. L’hotel si trova a 200 metri dal Parco Tao Dan, a 500 metri dal Thai Binh Market e a 800 metri dal Palazzo della Riunificazione e dal Museo dei Residuati Bellici, nel cuore del Distretto 1. Per evitare inconvenienti, abbiamo deciso di non affidarci ad Airbnb ma di prenotare tutti gli alloggi su Booking.
Benché sia scritto che il persona parla perfettamente inglese, sappiate che abbiamo avuto delle difficoltà a farci capire alla reception. Le camere sono semplici e la pulizia non è proprio impeccabile. Le finestre in camera non sono sempre apribili: nel nostro caso affacciano sul ballatoio. La colazione è compresa nel prezzo ma non vi aspettate buffet con milioni di prodotti diversi.
Insomma non è una soluzione top, ma può essere una valida alternativa per chi ha voglia di visitare Ho Chi Minh City senza spendere un capitale e senza troppe pretese.
Il clima di Ho Chi Minh City
Siamo arrivati a Saigon il 6 agosto, all’inizio della stagione delle piogge. Purtroppo il clima in quel periodo non è dei migliori. Ci siamo trovati a passeggiare spesso sotto la pioggia. Le temperature non sono mai state altissime: intorno ai 28°C circa. Quello che è realmente pesante è il tasso di umidità, fisso sul 100%. Qualsiasi spostamento quindi diventa davvero faticoso.
Entrare nei posti chiusi per avere refrigerio, può peggiorare la situazione. Così come per Cambogia e Thailandia, i posti al chiuso hanno il condizionatore costantemente acceso a temperature molto più basse di quelle esterne.
Come muoversi a Ho Chi Minh City
Per muoverci a Saigon abbiamo usato quasi tutti i mezzi possibili. Ciò che mi preme segnalarvi prima di tutto è di evitare di prendere il taxi. In base alle nostre esperienze, i conducenti dei taxi hanno cercato in più occasioni non solo di chiederci dei prezzi spropositati ma anche di fregarci i soldi, dicendo che non gli avevamo dato tutti i soldi richiesti.
Per questo, ancora una volta vi consiglio di scaricare le app Grab o Go-Ixe che vi permetteranno di spostarvi da una parte all’altra della città, scegliendo tra le varie opzioni disponibili e sapendo già in anticipo il costo reale del passaggio.
Per spostarci a Ho Chi Minh City abbiamo usato anche l’autobus. È stato davvero divertente. Le persone ci guardavano, ci sorridevano e ci dicevano cose che naturalmente non capivamo. Aiutandoci con Google Maps è stato semplice spostarsi con i mezzi a Saigon. Il pagamento del biglietto dell’autobus cittadino a Saigon avviene una volta saliti a bordo. Sappiate che sia per il conducente che per il controllore sarà sempre il momento giusto per passarsi il rasoio da barba, schiacciare un pisolino o qualsiasi altra diavoleria, purché siano in servizio.
Viaggiando in due non abbiamo usato né i moto taxi né il cyclo, per cui non saprei darvi pareri su questo servizio.
Che cosa vedere a Ho Chi Minh City
Il Museo dei resti della guerra (Nha Trung Bay Toi Ac Chien Tranh)
Chi decide di visitare Saigon, non può non andare a fare visita al Museo dei resti della guerra. Si tratta di una collezione di documenti storici, reliquie, filmati, fotografie e macchine da guerra relative al conflitto tra Vietnam e Stati Uniti. Ammetto che in alcuni casi per la crudeltà delle immagini esposte ho lasciato la sala in lacrime: non è quindi una visita da fare con leggerezza e con spensieratezza.

L’ingresso del Museo dei resti della guerra di Ho Chi Minh City [Foto di Friariella]
Il costo del biglietto del Nha Trung Bay Toi Ac Chien Tranh è di 40.000 dong, pari a circa 1.50€. Il Museo dei resti della guerra è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17.
Ufficio centrale delle poste
L’ufficio centrale delle poste di Ho Chi Minh City è tuttora attivo e visitabile. Si trova nel centro di Saigon e a pochi metri di distanza dalla Basilica di Notre-Dame, nonché cattedrale della città. Essendo stato costruito quando faceva ancora parte dell’Indocina francese, si presenta con uno stile gotico rinascimentale. All’interno dell’edificio, troverete una serie di negozietti di souvenir. Vi consiglio di comprare della cartoline e spedirle ai vostri cari, proprio come si faceva una volta.
La Basilica di Notre-Dame
Viene definita come una delle opere più importanti della città nonché sua cattedrale, ma devo dire che al suo cospetto non sono rimasta stupita. La Basilica di Notre-Dame è stata costruita a fine ottocento dall’architetto francese J. Bourad. Presenta una facciata neo-romanica, due torri identiche fra loro e una statua della Vergine all’ingresso.
Visitare il Palazzo della Riunificazione
Anche in questo caso, così come per la Basilica di Notre Dame, ammetto di non essermi emozionata. Il Palazzo della Riunificazione di Ho Chi Minh City è un simbolo importante per la città e per l’intero Paese: è in questo edificio, infatti, che si concluse ufficialmente la guerra in seguito all’arrivo di un carro armato nord-vietnamita. Era il 30 aprile 1975.

Il Palazzo della Riunificazione di Ho Chi Minh City [Foto di Friariella]
Una passeggiata tra i mercati di Saigon
Il Bin Tay Market è sicuramente il mercato più conosciuto di Ho Chi Minh City. Potete trovare tutto quello che cercate: cianfrusaglie, spezie, abiti, giocattoli. Insomma tutto quello che avete sempre cercato è lì ed è a poco prezzo. Ma sappiate anche che ci sarà tantissima confusione: non perdete la calma e proseguite nella vostra visita.

Bin Tay Market di Ho Chi Minh City [Foto di Friariella]
A pochi passi dal Ben Thanh Market c’è lo Street Food Market dove, manco a dirlo, è possibile acquistare cibo di strada da mangiare sul posto o da portare via.
Visitare i principali templi della città
Il primo tempio che ho visitato a Ho Chi Minh City è stato il Emperor Jade Pagoda. Si tratta di una delle pochissimi templi tahoisti della città. Visitarlo è una vera chicca per un viaggiatore: la struttura, infatti, è fuori dai soliti circuiti turistici. Il vero spettacolo, oltre a quello architettonico, è osservare le persone del posto che vengono a pregare. Mettetevi comodi e appassionatevi a questo gioco di inchini, canti e incensi: una goduria per gli occhi e per il cuore.

Uno degli altari della Emperor Jade Pagoda di Ho Chi Minh City [Foto di Friariella]
Da lì partì Thích Quảng Đức, monaco buddhista, che decise di darsi fuoco per protestare contro l’amministrazione del presidente del Vietnam del Sud, il cattolico Ngô Đình Diệm, e la sua politica di oppressione della filosofia buddhista.
Un’altra pagoda che ci è piaciuta tantissimo è stata la Phuoc An Hoi Quan. Anche questa sconosciuta ai più, l’abbiamo visitata perché eravamo in zona e siamo rimasti impressionati e incuriositi dai suoi colori.
Abbiamo visitato anche un tempio indu il Mariamman. Questo edificio di Ho Chi Minh è dedicato al Dio della pioggia Mariamman’. Si tratta dell’unico edificio sacro Hindu di tutta Saigon. I fedeli attribuiscono a questa struttura poteri miracolosi che vengono dispensati anche a chi gli fa semplicemente visita.
Dove mangiare a Ho Chi Minh City
Ho Chi Minh City è stata la prima tappa del nostro lungo viaggio. Presi dalla smania di assaggiare tutto e affascinati dalla cucina asiatica, a Saigon abbiamo scelto di assaggiare sia lo street food che i ristoranti locali.
Complice la mia passione per le serie tv, in seguito alla visione di “Date da mangiare a Phil” su Netflix abbiamo ben pensato di familiarizzare con la cucina locale mangiando a una bancarella del Benh Thanh Market un banh mi. Inutile dirlo: buonissimo e gustoso. Ho avuto la brillante idea di accompagnarlo al latte di cocco: sappiate che è davvero dolcissimo, forse anche troppo.
Sempre seguendo i consigli di Phil, siamo stati a mangiare da Vy Da Quan. Si tratta di una sorta di ristorante, molto alla buona, dove è possibile mangiare sia carne che pesce. Non parlano benissimo in inglese per cui a volte può essere difficile capirsi. Si mangia comunque bene e si spende relativamente poco: in due abbiamo pagato 13 euro a testa. Attenzione però: non accettano carte di credito. Munitevi di contanti prima di sedervi a tavola.

Un gustoso piatto di costolette di maiala al Vy Da Quan di Saigon [Foto di Friariella]

Il granchio arrostito al Cajun Cua [foto di Friariella]
Come muoversi da Ho Chi Minh City a Can Tho
Tutti gli hotel e gli uffici turistici di Saigon propongono tour sul delta del Mekong: escursioni di una giornata che, considerando la condizione dei trasporti e la viabilità del Vietnam, sono davvero massacranti. Per questo abbiamo deciso di spostarci da Ho Chi Minh City a Can Tho, piccola cittadina sul Mekong.
Sulla visita al delta del Mekong dedicherò un post a parte, ma qui vi voglio parlare di come raggiungere Can Tho da Saigon. Abbiamo scelto approssimativamente le nostre tappe di questo viaggio: dico, approssimativamente, perché sapevamo bene o male che cosa volevamo fare ma siamo partiti con la consapevolezza di volerci godere questa vacanza, quindi no stress.
Avevamo consultato il sito Asia12go per farci un’idea sia degli orari di arrivo che dei tempi di percorrenza. Una volta lasciato l’hotel abbiamo raggiunto con un driver prenotato su Grab la stazione degli autobus Mien Tay bus station. Lì abbiamo chiesto alla biglietteria informazioni sul primo bus per Can Tho. In un inglese al quanto improbabile ci hanno detto che il prossimo era in partenza e che dovevamo correre per prenderlo. Il costo del biglietto è stato di circa 5 euro a testa.
Il bus non era un bus qualsiasi ma uno sleeping bus: questo significa che i sedili sono reclinati a 45 gradi e si sta semi sdraiati e a piedi scalzi. Chiaramente il veicolo è partito 45 minuti dopo e solo dopo che è diventato bello pieno e zeppo di persone. Il mio consiglio è, se è possibile, di accomodarsi su uno dei sedili superiori: il conducente ci ha fatti mettere sugli ultimi sedili superiori con il risultato che ho passato 4 ore con la faccia schiacciata nel finestrino perché c’era spazio per 5 ma eravamo in 7.
Eh sì, sugli autobus in Vietnam si sta così. Fino a quando non è pieno zeppo non si parte e, anche una volta che si è partiti, ci si ferma costantemente per recuperare altre persone e per far salire venditori ambulanti che proveranno a farti acquistare qualsiasi cosa.
L’autobus lungo il tragitto si è fermato anche in autogrill: non avendo prelevato ed essendo finiti in mezzo al nulla, non abbiamo potuto mangiare. Approfittate di queste pause per sgranchirvi le gambe e, contanti permettendo, mangiare qualcosa.
Cosa fare a Ho Chi Minh City: informazioni utili
- Acquistate subito una sim: non smetterò mai di dirlo che benché sia figo e rigenerante il digital detox, è fondamentale in Vietnam avere la connessione dati sia per comunicare con le persone del posto (la maggior parte parla poco inglese e male) sia per usare app (Grab sempre sia lodato).
- Sicurezza autostradale: corrono tutti, senza casco, con il rosso con il giallo e con il verde. I primi momenti ho avuto paura di attraversare poi piano piano ci si fa l’abitudine. Gli autobus e/o le auto utilizzano il clacson costantemente. Non abbiate paura: guidano tutti così.
- Carte di credito: prelevate sempre appena potete perché è difficile trovare bancomat disponibili e/o esercizi commerciali che accettano carte per il pagamento.
- Topi: non vi impressionate ma noterete topi ovunque. Bazzicano tranquillamente per la città.

About friariella
Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.