Cosa vedere a Chau Doc: consigli di viaggio
Ci eravamo lasciati a Can Tho, dove avevamo visitato il mercato di Cai Rang. La terza tappa del nostro viaggio tra Vietnam, Cambogia e Thailandia è stata questa piccola cittadina a pochi chilometri dal confine. In questo post vi racconto, appunto, che cosa vedere a Chau Doc.

Passeggiando in barca nella Tra Su Forest [Foto di Friariella]
Chau Doc: come arrivare
Abbiamo scelto di visitare Chau Doc per un solo motivo: la foresta di Tra Su. Una scelta che si è rivelata ottima, peccato che non sapessimo quanto fossero difficili i collegamenti, ma questo ve lo racconto dopo.
A Chau Doc ci siamo arrivati con un semplice bus che abbiamo prenotato tramite l’albergo di Can Tho. Se pensate anche voi di fare questo giro, ricordatevi di dare uno sguardo al portale Baolau. Abbiamo consultato proprio quello prima di partire.

Il lungofiume di Chau Doc [Foto di Friariella]
Chau Doc: dove dormire
Prima di arrivare a destinazione, abbiamo cercato un posto dove dormire. Quello che non ci aspettavamo è che per Chau Doc ci fossero solo 9 alberghi, o almeno così sembrava da Booking. Noi abbiamo scelto Hai Van Guesthouse a soli 9 dollari a notte. Così, dopo che il bus ci ha lasciati in stazione e dopo aver contrattato il passaggio (no Grab non funzionava) siamo giunti a destinazione. Devo ammettere che questa Guesthouse non si presenta nei migliori dei modi.
Insomma, sembra che si vada a dormire in un garage. Non hanno una hall, ma una serranda aperta sull’ingresso di un palazzo, dove dietro al bancone è seduto un ragazzo che parla pochissimo inglese. La nostra stanza, posta al pian terreno all’interno del palazzo, era semplice ed essenziale, ma pulita e dotata di aria condizionata. Dal corridoio delle stanze si poteva vedere il giardino dove c’erano delle galline. La sera quando siamo tornati c’era un gruppo di ragazzini che “giocava” con loro. Tutto sommato comunque non è stato male dormire lì.
C’è da considerare però che la GuestHouse si trova fuori dal centro e che quindi bisogna camminare un poco prima di entrare nel cuore di Chau Doc.
Cosa vedere a Chau Doc: Tra Su Forest
Devo ammettere che Chau Doc non è poi così affascinante come città. Pochissimi turisti (meno male!), alberghi quasi non pervenuti e pochi collegamenti con le restanti località.

Tra Su Forest: l’inizio del percorso [Foto di Friariella]
L’unico modo per raggiungere la Tra Su Forest da Chau Doc è solo con mezzo privato. Anziché partire con un tour organizzato, però, abbiamo pensato di affidarci a un driver prenotato su Go-ixe, un’app simile a Uber. Abbiamo pagato circa 20 euro per andare dalla centro di Chau Doc a Tra Su e tornare indietro. La Tra Su Forest si trova a più di un’ora di macchina dal centro di Chau Doc: per questo è stato utile chiedere al nostro autista di aspettarci e di contrattare anche il ritorno.
Uno dei canali della Foresta di Tra Su [Foto di Friarella]Ammetto che questa non è sicuramente la scelta migliore: in base alla mia esperienza, vi consiglio di organizzarvi per tempo e perché no, magari con un tour operator locale. La nostra esperienza non è stata negativa, ma sicuramente vale la pena prenotare in anticipo in modo da definire per bene anche le tappe successive.
La Tra Su Forest di Chau Doc è stata una dei paesaggi che mi ha emozionato di più. È così straordinariamente bella che sembra quasi una visione surreale. Dopo più di un’ora di auto dal centro città, siamo giunti a questo parco spettacolare. Come in quasi tutte le attrazioni del sud est asiatico, ad accoglierci c’era un gruppo di mendicati che ha provato a venderci qualsiasi cosa.

Tra Su Forest: l’interno del parco naturale [Foto di Friariella]

Tra Su Forest e la sua immensa bellezza [Foto di Friariella]
Cosa vedere a Chau Doc: dove mangiare
Chau Doc non eccelle per la sua accoglienza: non è sicuramente una località turistica. Pertanto, non vi saprei consigliere dove mangiare.

A Chau Doc potete mangiare da Quán hải sản Phố Nướng. [Foto di Friariella]
Per il pranzo del giorno seguente, dopo aver cercato dei posti segnalati dalla guida per poi scoprire che erano chiusi, siamo stati costretti a prendere qualcosa al supermercato.
Attraversare il confine Vietnam Cambogia
Non avevamo preventivato ogni tappa. Questo viaggio doveva essere un viaggio all’avventura e così è stato, con tutti gli annessi e connessi. Marika di Gate309 consigliava, qualora fosse possibile, di attraversare i confini a piedi. Non mi ero ripromessa di farlo, ma il caso o il destino ha voluto che sia per Vietnam- Cambogia che per Cambogia-Thailandia accadesse.
In tutti i blog di viaggi, sia italiani che internazionali, abbiamo letto che l’unica soluzione per attraversare il confine tra Vietnam e Cambogia partendo da Chau Doc era in traghetto. Peccato noi fossimo arrivati alle 16, che l’indomani volevamo andare alla Tra Su Forest e che il traghetto parte solo una volta al giorno e alle 7 del mattino.
Dopo il panico iniziale, alla fine siamo stati capaci di trovare una soluzione. Non è stato semplice ma alla fine ci siamo riusciti. Dopo aver chiesto a qualsiasi agenzia locale se fosse possibili attraversare il confine senza prendere il traghetto e aver incassato ogni volta la stessa risposta (NO!), abbiamo ricevuto la risposta che volevamo “Sì potete ma dovete pagarmi”.
Sul lungofiume di Chau Doc c’è il terminal traghetti e lì l’unica agenzia che ne vende i biglietti. Siamo andati a chiedere sia al pomeriggio, quando siamo arrivati, che il giorno dopo. Il proprietario ha da subito dimostrare di parlare molto bene inglese, segno evidente che fosse molto esperto in ambito turistico e che spesso avesse a che fare con viaggiatori. La prima volta che siamo andati, ci ha proposto di fare il giro della Tra Su Forest e di accompagnarci in Cambogia a circa 150 dollari a testa. Abbiamo subito detto di no e ce ne siamo andati.
Il giorno seguente, siamo arrivati intorno alle 15, consapevoli del fatto che il confine chiudesse alle 18. C’era sempre la stessa persona del giorno prima che magicamente ci ha proposto questa volta una soluzione più vantaggiosa: 25 dollari da pagare al confine (come sapevamo) e 25 dollari a testa per accompagnarci da Chau Doc fino all’albergo di Phonm Penh. Inutile dirvi che abbiamo accettato subito. Anche perché il prezzo era più o meno lo stesso di quello del traghetto.
Ha provato, però, a spillarci altri soldi dicendo che dal confine chiedevano 50 dollari per rimanere aperti fino al nostro arrivo. A quel punto, gli abbiamo detto di no e chissà come mai magicamente dalla frontiera hanno detto che ci avrebbero aspettati lo stesso. Ci hanno accompagnati alla guesthouse per recuperare gli zaini e poi ci hanno accompagnati al confine e precisamente a Xuan To.
Lì siamo stati affidati a un gruppo di persone: uno ci teneva gli zaini, uno ci ha portato all’ufficio, un altro ci aspettava fuori. Ognuno faceva qualcosa, come se fosse una catena di montaggio, fino a giungere alla macchina che ci aspettava. Nonostante tutto, è stato davvero emozionante attraversare il confine. Camminare lì su quella terra, quel piccolo fazzoletto di pianeta, lo stesso che negli ultimi mesi avevo attraversato solo con le mie dita sul mio mappamondo, è stato assolutamente fantastico.
Non abbiamo viaggiato da soli: il nostro conducente ha raccolto altri passeggeri per la strada. Il viaggio è durato quasi quattro ore, ma alla fine abbiamo percorsi solo 110 km. Come sempre in Asia è tutto relativo.

About friariella
Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.