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I libri letti a gennaio

Sono un’accanita appassionata di serie tv con il risultato che, negli ultimi anni, leggo molto poco. Cosa che mi è sempre dispiaciuta molto perché per me scoprire nuove storie è una cosa che arricchisce tanto. Così, complice la ricezione di alcuni libri sotto l’albero, ho deciso di ritrovare il tempo per leggere. E, come se non bastasse, ho anche impostato tramite l’app GoodReads (mi trovate con il nick Friariella) l’obiettivo annuale di 100 libri. Ci riuscirò? Non lo so. Intanto proviamoci insieme.

Libri letti a gennaio [credits by Unsplash.com]
Libri letti a gennaio [credits by Unsplash.com]

Crepacuore, Selvaggia Lucarelli

Crepacuore” di Selvaggia Lucarelli è uno dei testi che ho ricevuto in regalo quest’anno in occasione del Natale. Non avevo mai letto nessuno dei suoi libri e devo dire che tutto sommato non mi è dispiaciuto. Il libro racconta una vicenda autobiografica: una relazione amorosa con una persona tossica. Il libro scorre veloce tanto che l’ho terminato in un pomeriggio. L’opera però non mi ha stupita: non riporta niente di più e niente di meno del podcast “Proprio a me“. Edito da Chora Media, è la raccolta di sei storie (tra cui quella dell’autrice) tutte accomunate dal fenomeno delle dipendenze affettive. Anzi, a essere sincera, vi consiglio di ascoltare il podcast anziché leggere il libro perché nell’ultima puntata c’è un’intervista alla Psicologa Dott.ssa Canovi, con spunti di riflessioni interessanti.

Cambiare acqua ai fiori, Valerie Perrin

Negli ultimi tempi avevo sentito tanto parlare di questa opera, così tanto che alla fine ho sperato di trovarlo sotto l’albero. Purtroppo (o per fortuna) Babbo Natale per me ha scelto altro. Quindi ho deciso di cercarlo su Vinted e di acquistarlo usato: avevo paura che non mi piacesse.

Consiglio non richiesto: se avete il dubbio che un libro non vi possa piacere o se semplicemente volete risparmiare qualche soldino, su Vinted trovate tutto quello che state cercando.

Così una volta ricevuto (l’ho pagato meno della metà ed era in ottime condizioni), ho letto Cambiare l’acqua ai fiori velocemente, anzi l’ho divorato. Era da tanto tempo che non leggevo un libro così intrigante. La protagonista di questo romanzo è una donna dal passato oscuro che fa da guardiana a un cimitero. Non voglio raccontarvi altro perché perdereste il gusto di leggerlo, ma sappiate che in questa opera si ride e si piange ma che soprattutto niente è come sembra. Se avete voglia di un libro che vi catapulti in un’altra dimensione, bene scegliete questo.

Tre, Valerie Perrin

Una vota fatto 30, meglio fare 31: sempre su Vinted ho acquistato Tre, terza opera di Valerie Perrin. A differenza di “Cambiare l’acqua ai fiori”, questo libro si presenta più complessa arzigogolata. Tutto gira intorno a tre amici Adrien, Nina e Étienne che dalle elementari alle superiori vivono praticamente in simbiosi: ciascuno di loro poi intraprende un percorso differente e finiscono per allontanarsi. Il ritrovamento di un auto nel lago del loro paese di origine diventa un espediente per farli riavvicinare, anche grazie a Virginie, giornalista dal passato enigmatico.

Come per l’altro libro, niente è come sembra e solo sul finale (considerate che sono più di 600 pagine) darete un senso a una serie di dettagli e informazioni distribuiti durante la lettura. Un altro libro che ho terminato con dispiacere tanto mi ero affezionata ai protagonisti.

L’acqua del lago non è mai dolce, Giulia Caminito

De “L’acqua del lago non è mai dolce” non ho letto il libro ma ho ascoltato l’audiolibro di Storytel. Ho trovato questa soluzione per ascoltare qualcosa di interessante durante il tragitto da/per l’ufficio (40 minuti all’andata e 40 minuti al ritorno a piedi).

Ho selezionato questa opera incuriosita dalle ottime recensioni lette in giro. Purtroppo l’ultimo romanzo di Giulia Caminito non mi ha entusiasmata. Benché con questo libro la scrittrice sia arrivata in finale sia per il premio Campiello che per lo Strega, ho trovato la scrittura esageratamente esasperata e in cerca di un virtuosismo eclettico non sempre necessario. La trama, che incontra anche solo per qualche attimo la quotidianità di ciascuno di noi, racconta di una famiglia modesta della Roma degli anni ’90 in cerca di riscatto, fatta di case popolari, lavoro in nero e sacrificio. Gaia, la protagonista, racconta degli sforzi di sua madre, della sua voglia di riscatto e della vita di provincia nascosta dietro le ombre di una Roma imponente. È un turbinio di emozioni sincere tra rabbia, risentimento, tristezza, miseria e gratitudine che vengono sbattute in faccia senza pietà al lettore. Tuttavia, il finale benché crudelmente veritiero, non mi ha né emozionata né toccata.

Questi sono i libri che ho letto a gennaio: se avete suggerimenti per i prossimi libri da leggere, lasciatemi pure un commento. Non mi resta che augurarvi buona lettura!

About friariella

Travel blogger per caso, Napoletana per scelta. Sono un'intalliatrice agonistica e campionessa mondiale di aperitivi e bis. Mi piace viaggiare low cost, amo la buona musica e di ogni festa divento il giullare.